Svezia-Italia 3-2, il giorno dopo: pagelle e dichiarazioni

Svezia-Italia l’abbiamo raccontata ieri, descrivendo il 3-2 con cui le gialloblù hanno regolato le Azzurre, salendo così al primo posto del gruppo A4 con 7 punti, uno in più della Danimarca – vincente 2-1 in Galles – e in lieve vantaggio per l’accesso alle Finals. Per la squadra di Andrea Soncin, sempre un terzo posto che vale lo spareggio con una seconda classificata della Lega B, con il rischio nemmeno troppo poco concreto di una potenziale retrocessione nel caso in cui capitasse una doppia sfida con Irlanda del Nord, Repubblica d’Irlanda, Cechia o Finlandia, queste attualmente le possibili avversarie. Chiudiamo con il dato sugli spettatori, 14521: le differenze tra Italia e Svezia sono racchiuse (anche) in questi numeri.

L’ANALISI DI SVEZIA-ITALIA 3-2

Il giorno dopo, Svezia-Italia lascia sempre l’amaro in bocca per la sconfitta, ma conferma i meriti che vanno dati alle avversarie, che hanno – come riportato – giocato meglio nel complesso, e si sono rese insidiose in più di un’occasione. Qualche passo in avanti è stato fatto sui calci piazzati, dove abbiamo rischiato più volte ma non siamo quasi mai andate in affanno rispetto al passato, ma in questo più che le centrali in sé, il merito è di Laura Giuliani, che ha letto molto bene quasi tutte le uscite.

L’attacco ha capitalizzato tutte le opportunità costruite, e quindi va dato il giusto merito, ma occorrerà farci schiacciare meno nella nostra trequarti e avere più coraggio a stare alte, per poter ripartire. Le Azzurre infatti, tra il primo e il secondo gol, sono riuscite in sole tre occasioni a varcare la metà campo, e in una di queste – al 33′, quindi comunque nel primo tempo – si sarebbe potuto gestire in maniera diversa il pallone.

I RIGORI DI SVEZIA-ITALIA

Svezia-Italia ha fatto parlare di sé anche per i due calci di rigore assegnati alle Blågult. Sul primo si può anche aprire un dibattito, perché la caduta di Blackstenius sull’uscita bassa di Giuliani è parsa avvenire cercando il contatto con l’estremo difensore azzurro. Sulla seconda, bisognerebbe riportare in auge il discorso dell’involontarietà, rimosso a causa delle controversie create in precedenza, pertanto il penalty per le nuove regole andava giocoforza assegnato. E il destino ha fatto sì che venisse trasformato quello che, ai fatti, aveva maggior ragione di essere assegnato come rigore. Sul primo, Giuliani ha ben intuito il tiro di Angeldal.

LE PAGELLE DI SVEZIA-ITALIA: C’È UNA MVP PER SCF

La migliore in campo di Svezia-Italia è sicuramente, come citato nei due paragrafi precedenti, Laura Giuliani, almeno secondo la nostra redazione. 7 il voto che intendiamo assegnarle, premiandone così la parata su rigore e le diverse uscite sui piazzati. Si avvicinano a quella valutazione, assestandosi sul 6,5, le due marcatrici Emma Severini e Michela Cambiaghi, che hanno avuto il pregio di segnare, ma che hanno avuto anche qualche difficoltà a causa dello schieramento avversario. Stessa valutazione per Chiara Beccari, uscita poi per infortunio al 53′ (caviglia) e per Sofia Cantore, che l’ha rimpiazzata: entrambe sono state assist-women per le due marcature. 6 infine per Martina Lenzini, che nel recupero del primo tempo ha salvato un gol fatto, mentre continua ad avere discontinuità Elena Linari (5,5), che alterna ottimi interventi a qualche sbavatura, come quella commessa nell’occasione del pareggio di Asllani.

LE DICHIARAZIONI POST-GARA

Chiudiamo l’analisi di Svezia-Italia con le dichiarazioni post-gara del CT Andrea Soncin, che riportiamo dal comunicato post-gara della FIGC. “È un risultato che non ripaga la grande prestazione delle ragazze, siamo sempre state in partita e sono molto orgoglioso della squadra. C’è molta fiducia per il futuro dopo una prestazione contro una Nazionale che fino a qualche anno fa sembrava inavvicinabile. Adesso ce la giochiamo alla pari e siamo consapevoli che possiamo anche batterle” le sue parole.

Sebastiano Moretta
Sebastiano Moretta
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